Siamo tutti conservatori

Agosto 26, 2024
Riccardo

Il conservatorismo è un bias della famiglia delle false credenze.

Manteniamo le nostre vecchie opinioni, ignorando le nuove informazioni man mano arrivano.

È un pregiudizio che ci porta a commettere errori di tipo statistico e ad elaborare in modo errato o illogico le informazioni.

Gli studi accademici dimostrano che il conservatorismo ci induce:

  • ad attribuire un peso eccessivo alle nostre convinzioni iniziali riguardo alle probabilità e agli esiti di un evento o di un’azione,
  • e a reagire in modo insufficiente alle nuove informazioni;
  • al punto che non riusciamo a modificare le nostre convinzioni e azioni nella misura giustificata razionalmente dalle nuove informazioni.

In altri termini, sovrastimiamo la probabilità iniziale e sottostimiamo l’impatto delle nuove informazioni.
Per questa ragione reagiamo in modo insufficiente (o non reagiamo affatto) alle nuove informazioni.
Al contrario manteniamo le nostre credenze (false) e convinzioni (errate) basate su stime e informazioni precedenti.

Quali sono le conseguenze del bias del conservatorismo?

Talvolta, manteniamo un'opinione o una previsione o siamo lenti a modificarla, anche quando vengono presentate nuove informazioni che la rendono palesemente sbagliata.

Ad esempio, compro le azioni di una società farmaceutica basandomi sulla convinzione che stia per ottenere l'approvazione ufficiale per un nuovo farmaco, ma poi la società annuncia che sta riscontrando problemi per ottenere l'approvazione. Ciononostante, mi aggrappo ostinatamente alla mia valutazione iniziale della casa farmaceutica e non rispondo o rispondo lentamente alle nuove informazioni.
Risultato: mi toccherà tenere il titolo in portafoglio molto più a lungo di quanto farebbe un investitore razionale.

Altre volte, ci rifiutiamo di affrontare lo stress mentale di rivedere le nostre convinzioni perché le informazioni sono troppo complesse: è più facile e meno faticoso mantenere le nostre false credenze.
In pratica, ci costa troppa fatica ad elaborare nuove informazioni.

Ad esempio, compro le azioni dell’azienda X perché sono convinto che stia per attraversare un periodo di significativa crescita dei profitti, ma poi la società annuncia che il suo tasso di crescita risulterà inferiore alle attese per via di cambiamenti contabili difficili da interpretare. Ciononostante, piuttosto che tentare di decifrare l'impatto sui fondamentali di questi cambiamenti contabili, decido di mantenere la mia convinzione precedente molto ottimistica.
Anche in questo caso il risultato sarà che mi toccherà tenere il titolo in portafoglio molto più a lungo di quanto farebbe un investitore razionale.

Come rilevare e affrontare il bias del conservatorismo?

Diciamo subito che può essere corretto o ridimensionato analizzando e pesando adeguatamente le nuove informazioni.

Sia chiaro: significa che c’è da lavorare e studiare.

Il primo passo è essere consapevoli che c’è un bias o pregiudizio.
Se mi accorgo che sto ignorando delle informazioni perché all’apparenza queste non sembrano rilevanti, o sono difficili da comprendere o perché, se anche le elaborassi non cambierebbero le mie convinzioni, allora probabilmente sono vittima del conservatorismo.

Il problema è che il lavoro da fare per l’elaborazione corretta delle informazioni e l’aggiornamento delle mie convinzioni è a tutti gli effetti un vero e proprio costo: un costo cognitivo.

E più lo sforzo richiesto è elevato, maggiore è il costo e meno è probabile che io rielabori le informazioni e aggiorni le mie convinzioni.
E più le nuove informazioni sono astratte e/o di natura statistica e maggiore è il loro costo cognitivo e minore sarà il peso che attribuisco loro. Per questa ragione continuerò a sovrastimare le probabilità iniziali.

Al contrario, se le nuove informazioni sono facili da elaborare, avranno un costo cognitivo più basso e riceveranno un peso maggiore. Per questo, sarò indotto a reagire eccessivamente a nuove informazioni facili da elaborare al punto da arrivare persino a sottostimare le probabilità iniziali.

In pratica, il costo cognitivo ossia l’impegno mentale che dobbiamo profondere nell’elaborare informazioni e aggiornare le nostre convinzioni può indurci sia a non variare abbastanza le stime probabilistiche e quindi le nostre convinzioni sia a variarle eccessivamente.

Cosa fare dunque per superare il problema?

In presenza di nuove informazioni, l’ideale è porsi domande del tipo:

  • "Come cambiano la mia opinione queste informazioni?"
  • "Che impatto hanno queste informazioni sulla mia previsione?"

L’atteggiamento dovrebbe essere quello di essere proattivi in presenza di nuove informazioni ed evitare di mantenere vecchie previsioni ignorando tali nuove informazioni.

Essere proattivi significa agire dopo aver analizzato nuovamente i dati.
Un'attenta analisi che incorpori le nuove informazioni è obbligatoria per poi rispondere in modo appropriato.

Quando diventa chiara l’azione più appropriata, anche se si allontana dal corso d'azione basato su informazioni, convinzioni e credenze precedenti, non dovremmo avere esitazioni: si cambia la strada vecchia per quella nuova.

Se come investitore sei cosciente di ignorare spesso informazioni perché difficili da interpretare, dovresti cercare il consiglio di un professionista che ti spieghi come interpretare i dati o le implicazioni operative dei dati.

Altrimenti, il rischio è che tu finisca per prendere decisioni finanziarie inadeguate, rischiose o addirittura dannose.

Queste decisioni comprendono sia il fare che il non fare (!) investimenti, solo perché sono poco compresi.

E tu? Pensi di soffrire del bias del conservatorismo quando prendi decisioni?

Raccontami la tua esperienza scrivendomi a riccardo@riccardodelorenzi.it

***
Periodicamente, descrivo come i nostri bias comportamentali agiscono e come prenderli nella debita considerazione all’interno di una corretta pianificazione finanziaria.
Conoscere i bias senza pianificare è inutile, pianificare senza consapevolezza è pericoloso.
Se trovi interessante questi temi, seguimi e iscriviti alla mia newsletter Finanza & Valori per scoprire di più.

Ti è piaciuto questo articolo?

Ogni settimana invio un'email riservata ai miei clienti per aiutarli a pianificare meglio il loro futuro finanziario. Se vuoi riceverla anche tu, clicca il pulsante qui sotto.
Iscriviti Ora

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Privacy Policy
Cookie Policy
Copyright © 2024 - Tutti i diritti riservati
Powered by WebProgetti.it
linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram