La domanda che probabilmente ti fai quando avvengono drammatici cambiamenti politici è:
“Dovrei apportare modifiche al mio portafoglio?”
Risposta breve: quasi certamente no.
Negli ultimi anni abbiamo assistito in molti paesi ad un aumento della polarizzazione della politica.
A questa radicalizzazione - oltre ad un gran numero di crisi di varia natura (geopolitica, sanitaria, economica, energetica e direi anche culturale) - si è aggiunta anche una serie di avvicendamenti più rapidi e drammatici tra le forze politiche in campo.
Il caso più emblematico di tutti è forse quello del Regno Unito negli anni che hanno seguito il referendum sulla Brexit (2016) e la definitiva uscita dall’Unione Europea (2020).
Boris Johnson. Liz Truss. Rishi Sunak.
In circa 3 mesi tra l’estate e l’autunno del 2022, il Regno Unito per la prima volta nella storia ha assistito al rapido avvicendamento al potere di ben 3 primi ministri.
Aggiungiamo a questo la successione al trono di Re Carlo dopo la scomparsa della sovrana più longeva della storia, Elisabetta II.
In un tempo così breve, c'è stato un cambiamento più che sufficiente a mandare un bel po’ nel panico anche il più composto tra gli inglesi.
Questi fatti destavano preoccupazione in ogni britannico nella disillusa speranza che il governo potesse essere un faro di stabilità in un mondo altrimenti incerto.
Ciononostante, quegli avvenimenti non avrebbero poi avuto le conseguenze finanziarie che molti di loro avevano temuto.
Infatti, a circa 2 anni di distanza da quegli eventi, e malgrado il mercato azionario inglese sia stato tra i peggiori dell’occidente, l’indice di borsa inglese guadagna comunque intorno al 13% a cui si aggiunge la performance positiva della sterlina che nello stesso periodo si è rafforzata di qualche punto percentuale contro euro.
Ho usato l’esempio inglese perché particolarmente rappresentativo. Ma potevo pensare a decine di altri esempi in qualunque altro paese solo negli ultimi 10 anni o centinaia negli ultimi 40 anni.
Questi episodi di natura politica e queste lunghe serie di eventi ci inducono nella tentazione di intervenire sui nostri portafogli, ma la scelta corretta è quasi sempre non fare nulla.
Cosa dovresti sapere
La politica di oggi è divisiva come non lo è stata forse da molti decenni.
La potenza dominante del mondo, gli USA, si prepara per le elezioni presidenziali in autunno fra defenestrazioni tristi, colpi di palazzo e attentati.
Mentre scrivo, la Francia e l’Iran sono alle prese coi risultati di tornate elettorali di portata storica e l’Unione Europea sta ancora battibeccando per scegliere i 4 o 5 burocrati apicali che indirizzeranno il futuro dei 27 stati membri.
Le lotte di potere della Cina continuano sottotraccia senza troppo clamore con il sottofondo delle tensioni geopolitiche.
La Russia e l'Ucraina sono ancora in guerra e così anche Israele e Hamas e i rischi di escalation sono tutt’altro che sopiti.
Cosa riserva il futuro per le classi dirigenti di queste nazioni e come ciò influenzerà i mercati finanziari globali?
Nessuno lo sa.
C’è abbastanza chiarezza su cosa muove i mercati nel lungo termine, ma la loro variabilità a breve termine è determinata dall’irrazionalità delle masse.
Quest’ultima non può essere incorporata in modo affidabile in un piano finanziario o in una politica d'investimento.
Tentare di trarre profitto dalle potenziali (e anche probabili) reazioni a breve termine a questi eventi politici è semplicemente una forma camuffata di entra-esci dal mercato.
Chi intraprende questi rischiosi tentativi non sta investendo, ma speculando su un risultato sconosciuto.
I veri investitori intelligenti si concentrano sul lungo termine; hanno le idee chiare su cosa possono e non possono controllare.
Il fatto è che sappiamo molto poco sul breve termine e molto di più sul lungo termine.
Sappiamo che le aziende, e coloro che le gestiscono, si adattano straordinariamente bene ai mutevoli orizzonti in cui si trovano ad operare.
Restano concentrate sulle esigenze dei consumatori e trovano modi di innovare a prescindere dal colore dei governi in carica.
Se, come gruppo, queste aziende continuano a far crescere i loro utili e i dividendi, tu, come investitore disciplinato e paziente, ne beneficerai.
La forza dominante che manda avanti il mondo è la tecnologia.
I progressi tecnologici hanno un impatto molto più significativo nel plasmare questo mondo rispetto al simbolo del partito al potere.
Queste innovazioni si concretizzano sotto forma di aziende in cui tutti noi siamo investiti.
Io le chiamo le Grandi Aziende della Terra.
Cosa dovresti fare
Sia chiaro: la politica è importante e non è mio compito mettere in dubbio che molte persone si impegnino con dedizione a migliorare la vita di chi le circonda, ma la politica è anche un argomento molto emotivo.
Una cosa certa sugli investimenti e sul denaro in generale è che non si mescolano bene con le emozioni.
Anzi, nella maggior parte dei casi è un’eccellente ricetta per il disastro.
Per questo ecco una buona regola pratica: non confondere mai la politica con i tuoi soldi.
Quindi, anche se quest’anno è particolarmente delicato per gli scenari politici a varie latitudini, se i tuoi obiettivi non sono cambiati e sei già investito nel portafoglio adatto a te, la cosa più sicura per te è non fare nulla.
Concentrati piuttosto sulle cose che puoi controllare:
Macron non sarà l'ultimo presidente francese e ci saranno molte altre elezioni negli USA.
Non sarà la prima volta che gli estremismi andranno al potere in occidente come in oriente e non sarà nemmeno l’ultima.
Non importa quanto tu sia appassionato di politica: il mio consiglio è di non scommettere il tuo futuro finanziario su ciò che questi eventi politici significano per i mercati finanziari.
Piuttosto che farti coinvolgere dalla politica, goditi l’estate con chi ti vuole bene.