Davide può davvero mettere al tappeto Golia?
Nel gennaio 2021, la stampa finanziaria fu rapita dalla storia di un gruppo di ribelli del trading online che stavano battendo i giganti dell’industria dei fondi speculativi (hedge fund) sul loro terreno.
Alcuni hedge fund avevano fatto alcune scommesse significative contro Gamestop – un rivenditore americano di video game – puntando su un drammatico ribasso delle azioni di questa società.
Questi fondi progettavano di fare profitto prendendo in prestito e rivendendo immediatamente le azioni, per poi andare a ricomprarle dopo qualche tempo ad un prezzo molto più basso, realizzando così un lauto guadagno. Questa speculazione finanziaria rischiosissima viene definita short selling (vendita allo scoperto).
Alcuni membri di Wallstreetbets, un forum social dedicato al trading online, scoprirono che quei fondi – colpiti forse da un eccesso di confidenza - avevano portato questa scommessa agli estremi. Così, i social trader orchestrarono un aumento artificioso dei prezzi delle azioni della società di video game comprandone grandi quantità e rifiutandosi di venderle o darle in prestito.
Presto gli hedge fund furono costretti a ricomprare a loro volta precipitosamente le azioni per limitare le perdite che crescevano di miliardi di dollari letteralmente ora dopo ora a causa della frenesia speculativa così innescata.
Davide stava mettendo Golia al tappeto - forza Davide!
Affascinante, se non fosse che la partita giunse presto alla sua conclusione inevitabile: un rapido crollo del prezzo delle azioni, accuse di turbativa di mercato e grosse perdite per gli ignari social trader attirati dalla possibilità di un guadagno rapido quanto improbabile.
Ecco 2 lezioni che spiccano per l’imperituro beneficio di ogni investitore timorato e devoto al culto del lungo termine.
Capire a che partita stai giocando
Se è vero che tutti gli investitori giocano con le stesse regole, non tutti giocano la stessa partita.
I trader sono orientati al breve termine e sono interessati a quanto qualcun altro sarà disposto a pagare per un titolo di lì a poche ore o pochi giorni.
Gli investitori sono orientati al lungo termine e sono molto più attenti a verificare la capacità delle aziende in cui investono di creare ricchezza e profitti dai loro affari – e questo per tutti gli anni in cui sono orientati a possederne le azioni.
Farsi influenzare da chiunque giochi un altro gioco è la via sicura per la rovina.
Chi conosce l’alfabeto finanziario si accontenta di fare il proprio gioco e mantiene la disciplina necessaria per avere un successo duraturo con gli investimenti.
Gli investitori improvvisati invece accettano innocentemente l’imbeccata di trader che stanno giocando una partita diversa dalla loro.
Uno degli autentici motivi di meraviglia della saga di Gamestop è che molti trader sapevano come si sarebbe conclusa la partita, ma scelsero comunque di partecipare. Come nel gioco delle sedie musicali, i giocatori tentarono la fortuna di accaparrarsi una sedia libera non appena la musica si fosse fermata.
Mentre scrivo, il prezzo delle azioni GameStop è vicino ai minimi degli ultimi 3 anni e dopo decine di ampie oscillazioni è arrivato a perdere oltre il 90% dai massimi di fine gennaio 2021.
Qualche fortunato sarà probabilmente riuscito a sedersi sull’ultima sedia, ma senz’altro più saggio è stato chi ha preferito restare a guardare.
La bellezza del mercato è che possono coesistere molte partite contemporaneamente: la sfida è ricordare sempre a quale stai giocando tu.
Riconoscere quando stai speculando
La seconda lezione ci ricorda come l’avidità (o FOMO, Fear Of Missing Out – paura di perdersi qualcosa) sia un tratto indelebile della natura umana. Può indurre persone solitamente sensate ad abbandonare ogni razionalità, attirate dalla promessa di un rapido guadagno.
Il più grande investitore di tutti i tempi, Warren Buffett, come il suo mentore Benjamin Graham prima di lui, ha sempre saputo distinguere tra investire e speculare.
Sebbene la linea di demarcazione tra i due non sia mai chiara e netta, definisce la speculazione come "l'attenzione non su ciò che un’azienda produrrà, ma piuttosto su quanto il prossimo marcantonio pagherà per comprare le sue azioni. Non è un gioco a cui Charlie ed io desideriamo giocare." (Charlie Munger, recentemente scomparso, era il socio di una vita di Buffett).
Ma perché questo ha senso anche per Warren Buffett?
La speculazione è un gioco senz’altro eccitante, ma non permette un vantaggio competitivo. D'altra parte, pazienza e disciplina sono un gioco in cui i buoni giocatori scarseggiano e in cui anche l'investitore medio (talvolta definito con disprezzo dumb money, soldi tonti) può eccellere.
La speculazione è un’oscura tentazione – assicurati sempre di tenere bene a mente che abbiamo tutti un grande svantaggio di partenza.
Occhio al vero montepremi
Gamestop è solo esempio eclatante della classica cosa che all’epoca portava a dire “sta funzionando ora”.
Frenesie speculative come questa esistono dalla notte dei tempi e sempre esisteranno: chi come il sottoscritto avesse vissuto gli ultimi 25 anni sui mercati, potrebbe raccontare decine di storie simili.
Come investitori siamo invece molto più interessati a “ciò che ha sempre funzionato”.
Il miglior antidoto contro le tentazioni della speculazione e contro i rischi di farsi trascinare in un gioco che non conosciamo è tenere sempre bene a mente i propri obiettivi, il proprio orizzonte temporale e i valori che questi rappresentano per noi.
Lo ripeto. Sempre.
Questo significa giocare una partita diversa ma più saggia.
Una partita lunga che si conclude con una pensione dignitosa, la libertà di fare ciò che desideri e, magari anche, un lascito importante per coloro che ami.
A cercarsela bene, ci sarà sempre una vicenda Gamestop in fermento.
Il mio consiglio è di lasciar perdere l’irrilevante e di pensare al vero montepremi.
E tu che giocatore sei?
Com’è la tua partita?
Scrivimelo in un'email a riccardo@riccardodelorenzi.it. Leggo con piacere.