Mentre scrivo è l’8 marzo ed è inevitabile per me pensare ad una donna che sia d’ispirazione.
E la prima che mi viene in mente lo è in quanto leader.
Se pensiamo a donne leader, ci vengono in mente regine longeve come Elisabetta I d’Inghilterra che guidò una nazione ancora immatura a sconfiggere i più potenti eserciti d’Europa (tra cui l’invincibile armata), o magari eroine come Giovanna D’Arco che con le sue imprese risollevò lo spirito di un intero popolo al punto da essere ancora oggi ricordata come santa patrona di Francia.
Un po’ meno probabile è invece che qualcuno pensi a Madre Teresa di Calcutta, che però guidò il suo ordine e intere comunità di persone in una missione di “cura degli ultimi di questa terra” divenendo un esempio di umanità e umiltà universalmente riconosciuto e che forse resta unico per i tempi moderni.
Ma non serve scomodare altri grandi nomi del passato per rimarcare che anche la leadership del futuro è donna.
Nel nostro quotidiano non troviamo forse decine di possibili esempi di autentica e reale leadership che ci ispira ogni volta che la incrociamo?
La mia leader è B.
B. è una collega con cui ho avuto il privilegio di condividere i dolori e le gioie dell’avvio di questa difficile professione. Ho visto la sua crescita come professionista e come persona e ora ho l’occasione di ricavare dal suo percorso notevole gli insegnamenti più importanti.
B. è cresciuta in Franciacorta: sarà per questo che, quando la incontri, ti bastano 5 minuti per avere la sensazione di trovarti di fronte ad una professionista che diresti che è maturata in barrique di pregiato legno di rovere.
Sì, B. è una leader e per la precisione una leader positiva, una leader del domani.
Dotata di un carisma forte ma gentile, cresciuto pari pari con la sua esperienza ultraventennale nel settore, B. è un’oltremodo piacevole miscuglio di energetica concretezza e solare affabilità, che la rendono gradevole alla vista e all’ascolto nelle più disparate occasioni mondane.
B. ama le relazioni.
Lo si capisce da quel bagliore negli occhi che si accende quando le si manifesta una nuova occasione di incontro.
Non occupa però posizioni di coordinamento di altre persone. E questo per scelta.
Ma la presenza di sottoposti non crea il leader.
Parafrasando lo psicologo e ideatore del coaching umanistico Luca Stanchieri, la leadership come qualità personale è quella capacità di esercitare un ampio ventaglio di abilità e competenze cognitive, emotive e culturali per indirizzare e motivare le azioni dei propri interlocutori verso un bene o un successo comune (dal saggio Scopri le tue potenzialità, Ed. Franco Angeli).
È una potenzialità essenzialmente relazionale in cui anche se sappiamo che c’è un “io” e che c’è un “tu”, si parla, si pensa e si agisce come un “noi”.
Questa potenzialità è in un certo senso definibile come la spinta all’autorealizzazione condivisa che poggia sul ns innato senso di giustizia.
Nel ns mestiere averla “allenata” è cruciale. Il perché è - io credo - evidente: nel rapporto professionale consulente-cliente, il bene e il successo del cliente sono anche il bene e il successo del consulente.
Molti colleghi interpretano questo ruolo con un notevole tasso di talento, ma B. è in grado di realizzare coi suoi clienti un livello di complicità ineguagliabile. E questo perché complice lo è veramente e disinteressatamente: la sua autenticità senza compromessi nell’affrontare i problemi dei clienti è il perno delle sue relazioni.
Azioni coerenti
Atteggiamento positivo
Comportamento costruttivo
Motivazione appassionata
Empatia generosa
Condotta esemplare
Integrità adamantina
Questa è la leadership.
Questa è la forza di B.!
E i clienti lo capiscono.
E i clienti si affidano sereni.
Essere al fianco di B. è una grande fonte di ispirazione quotidiana nello svolgimento del mio lavoro e avere a che fare con un modello di eccellenza come lei è una vera fortuna.
Non credi anche tu?
A chi pensi come modello di leader per la tua professione? E per la tua vita?
Raccontami la tua esperienza scrivendomi a riccardo@riccardodelorenzi.it
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I valori sono vuote parole se non vivono nel cuore e nella mente delle persone.
Periodicamente, condivido delle mini-biografie come questa di persone che ho incrociato sul mio cammino e che sono importanti per me.
Sono articoli intimi, quasi delle confessioni, con cui provo a fermare i pensieri per rendere più palpabile il senso di ciò che facciamo e dei nostri perché.
Sono riflessioni che spero ispirino un nuovo modo di agire in chi le legge.