La bellezza della semplicità

Aprile 21, 2024
Riccardo

Maturando e facendo esperienza del mondo, ci rendiamo presto conto che quanto più approfondiamo un argomento tanto più diventa complicato.

Per esempio, i concetti di domanda e offerta sono facilmente comprensibili alla maggior parte di noi, ma capire fino in fondo come queste variabili siano influenzate dai cambiamenti nei tassi di interesse, nell'inflazione e nei commerci richiede parecchi studi ulteriori.

Superato un certo livello di conoscenza in qualsiasi disciplina, le cose tornano a semplificarsi.

I dettagli svaniscono, si dimenticano alcune delle complessità senza importanza e si riesce a sintetizzare l'argomento in pochi punti chiave che contano davvero.

La vera semplicità deriva dalla comprensione profonda e dall’amore per la materia.
Quando la condividiamo con gli altri, questa semplicità consente a tutti di dare senso al mondo senza che diventino esperti dell’argomento.

Ogni grande insegnante o scrittore ha questa qualità.
La scrittura del premio Nobel Richard Feynman può far apprezzare la fisica a chiunque, facendoci ridere.
E chi l’avrebbe mai detto che la fisica potesse essere divertente?

La complessità in nome della complessità

Sciaguratamente, troppo spesso incappiamo nella complessità quando ciò che davvero ci serve è la semplicità.
In molti casi, viene usata come un modo per confondere, lasciando l’interlocutore con poca comprensione per mantenerlo dipendente dall'esperto.

Anche l'industria finanziaria non è diversa.

Gli esperti evidenziano continuamente il basso livello di alfabetizzazione finanziaria e sostengono che l'educazione finanziaria dovrebbe far parte dei programmi scolastici, ma pochissimi tra loro contribuiscono davvero in prima persona al cambiamento di cui abbiamo bisogno.

Il settore risulta talvolta perfino complice nello sfruttare la complessità per diffondere la paura e favorire la dipendenza da un sistema che appare lesto nel vendere prodotti, senza far comprendere all'acquirente in cosa stia investendo.

I media, poi, scatenano l’incendio del giorno (o soffiano sul fuoco) mentre la macchina produttiva della finanza è pronta con la soluzione che avrebbe risolto la crisi precedente, ma che ha poche possibilità di essere adatta alla crisi attuale.

Se c'è una cosa che possiamo imparare dalla storia dei mercati è che però alcune lezioni chiave restano sempre valide. Ogni nuova crisi che affronteremo con questa conoscenza renderà il mondo molto più semplice ai nostri occhi.

Semplice è meglio

Non credi che il denaro possa essere semplice se lo vuoi?

Se cerchi la complessità, troverai facilmente chi te la vende: esiste un prodotto per ogni paura che potresti avere riguardo alle tue finanze.
Ma, nella gestione del patrimonio, partire da ciò che è complesso è probabile che ti porti fuori strada. Dovrai comunque cercare di capire cosa significa questo mondo complesso per te e per lo stile di vita che desideri raggiungere o mantenere.

Finché alla prima crisi potresti dubitare della tua tattica e in men che non si dica ti ritroveresti punto e a capo.

Come Dante nell’incipit dell’Inferno:
Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura,
ché la diritta via era smarrita.

Una vera comprensione del denaro ti permette invece di partire dalla tua situazione, dalla tua vita e da ciò che desideri davvero.

Una strategia molto efficace si basa su concetti molto semplici:

  • spendere meno di quanto guadagni,
  • investire per il tuo futuro,
  • provvedere alle tue spese a breve termine,
  • lasciar lavorare la magia dell’interesse composto,
  • combinare i rendimenti storici del mercato con la disciplina e la pazienza proverbiali dei nostri nonni.

Ti sembra complicato?

Per esperienza posso dire che le persone trovano più facile seguire il processo sopra descritto, quando sono affiancati da un consulente finanziario premuroso e fidato che può educarli, incoraggiarli e renderli responsabili verso il loro futuro finanziario.

Certo: serviranno anche i prodotti, ma verranno collocati al posto che correttamente compete loro: in secondo piano.

La scelta la devi fare tu

Come testimonia ancora Dante con le parole che fa dire a Giustiniano nel Paradiso:
Cesare fui e son Iustiniano,
che, per voler del primo amor ch'i' sento,
d'entro le leggi trassi il troppo e 'l vano.

Ci dobbiamo da sempre confrontare con l’alternativa tra semplice e complesso in molte aree della vita.

Ahimè, complesso è spesso scambiato per intelligente e sofisticato.
È facile snobbare la semplicità quando la complessità ti farà sentire un genio.

In finanza, dall’analisi del bilancio di una grande multinazionale alla pianificazione della tua pensione, nulla potrebbe essere più lontano dalla verità.

Ancor più tragico è che molti proprio non sanno che la semplicità è un'alternativa possibile anche con il denaro. Comprano la complessità e ottengono smarrimento ed esasperazione. Non di rado, ciò li conduce al disimpegno o al disinteresse, che a loro volta si traducono in conseguenze ancor più deludenti nel loro futuro a lungo termine.

Io penso che ciò che è semplice e fatto sia quasi sempre meglio di ciò che è complesso e perfetto.

Non credi anche tu?

I clienti che agiscono e si occupano delle loro finanze raggiungono una comprensione migliore di come le loro decisioni di oggi influenzino la serenità del loro domani.

Perciò ti chiedo:
sei consapevole del troppo e del vano nella tua vita?
come puoi semplificare il tuo piano per il futuro eliminando il superfluo?

Rispondi scrivendomi a riccardo@riccardodelorenzi.it

Potrebbe anche essere il tuo primo passo verso la semplicità.

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